Chi, come me, lavora ogni giorno tra pratiche, dichiarazioni e scadenze lo sa bene: ogni inizio anno porta con sé l’attesa dell’apertura del nuovo portale ENEA per trasmettere i dati sugli interventi che beneficiano delle detrazioni fiscali.
Quest’anno, però, l’attesa per il portale ENEA 2025 (relativo agli interventi effettuati nel 2025) si sta facendo sentire più del solito — e non solo tra noi tecnici, ma anche tra i cittadini che vogliono fare tutto per bene e non rischiare errori o sanzioni.
In questo articolo voglio fare un po’ di ordine: raccogliamo le ipotesi che girano in rete, distinguiamo quelle più affidabili da quelle meno fondate e, come sempre, condivido con voi qualche riflessione pratica, frutto dell’esperienza sul campo.
Le ipotesi sul ritardo: cosa si legge online
Chi cerca in questi giorni su forum di settore, gruppi social o testate di informazione tecnica troverà diverse spiegazioni — alcune più verosimili, altre, diciamolo pure, un po’ fantasiose.
1. Necessità di aggiornare le procedure per i bonus ristrutturazioni
La motivazione più sensata e condivisa è di natura organizzativa e normativa: a ogni Legge di Bilancio (e decreti collegati) corrispondono piccole o grandi modifiche operative da tradurre nel portale.
Quest’anno, complice la transizione verso incentivi più selettivi, ENEA starebbe adeguando il portale alle novità introdotte dal Governo in materia di bonus edilizi, tetti di spesa e controlli.
Si tratta di un lavoro non banale, specie considerando che ogni modulo informatico deve dialogare correttamente con altri enti e rispettare la normativa in vigore.
2. Coordinamento con altri sistemi di controllo
Un’altra ipotesi piuttosto ragionevole riguarda il coordinamento con il sistema di controlli antifrode, rafforzato dopo i ben noti abusi legati ai Superbonus.
Alcuni articoli ipotizzano che ENEA stia lavorando a un portale più integrato con Agenzia delle Entrate, per facilitare incroci e verifiche in tempo reale sui dati dichiarati.
Una prospettiva che avrebbe senso, anche se non è stata confermata da fonti ufficiali.
3. Ipotetici ritardi burocratici interni
Nei commenti di alcuni forum gira anche la voce di generici “rallentamenti burocratici”, legati a carenza di personale o a passaggi autorizzativi interni.
Sinceramente, questa mi sembra più una spiegazione di comodo: è vero che ogni anno si accumulano ritardi, ma di solito c’è sempre una motivazione tecnica o normativa a monte, non solo inefficienze.
E dal mio punto di vista?
Dopo tanti anni passati a compilare pratiche ENEA per clienti privati, condomini e imprese, ho imparato una cosa: nessuno resterà senza bonus per colpa del portale in ritardo.
Il ritardo può creare un po’ di disagio ai professionisti (soprattutto a chi, come me, preferisce lavorare subito dopo la fine lavori) ma non cambia la sostanza:
👉 i 90 giorni per la comunicazione ENEA decorrono sempre dalla data di fine lavori o collaudo dell’intervento, non dalla data di apertura del portale.
Quindi, se il portale tarda… niente panico: non si rischiano penali o perdita della detrazione, purché si resti entro i 90 giorni una volta che sarà online.
Resta inteso che la raccomandazione è conservare con cura fatture, schede tecniche, libretto d’impianto aggiornato e verbale di collaudo, così da farsi trovare pronti quando finalmente il sito sarà accessibile.
Qualche cautela in più
Vorrei però fare un piccolo invito alla prudenza.
Negli ultimi anni, purtroppo, ENEA non è sempre stata impeccabile nel fornire istruzioni chiare fin da subito: a volte sono usciti aggiornamenti e FAQ a portale già aperto, creando confusione tra tecnici e contribuenti.
Il consiglio è semplice: non affidatevi solo a voci di corridoio o a post sui social, ma verificate le comunicazioni ufficiali sul sito ENEA e sui canali del MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica).
Cosa dice la recente Circolare del 19 giugno 2025?
La recente Circolare 8/E del 19 giugno 2025 ha lo scopo di far chiarezza sulle novità della Legge di Bilancio 2025 in tema di bonus edilizi ed Ecobonus.
1️⃣ Aliquote ridotte per Ecobonus e Bonus Ristrutturazioni
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Dal 2025 l’Ecobonus standard scende al 36%, poi al 30% per il 2026-2027.
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Se l’intervento riguarda l’abitazione principale di un proprietario (o titolare di diritto reale) le aliquote salgono al 50% nel 2025 e al 36% per 2026-2027.
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Confermati i tetti di spesa e i limiti precedenti (es. 96.000 euro per unità immobiliare).
2️⃣ Stop agli incentivi per le caldaie uniche a combustibili fossili
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Dal 1° gennaio 2025 non si può più detrarre per sostituzioni o nuove installazioni di caldaie tradizionali a gas o altri fossili.
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Rimangono agevolabili invece: microcogeneratori, generatori a biomassa, pompe di calore ad assorbimento a gas e sistemi ibridi fabbricati e certificati (pompa di calore + caldaia a condensazione).
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Sono escluse le caldaie uniche a combustibili fossili anche per il Superbonus (salvo casi con CILA o titolo abilitativo già presentato entro fine 2024).
3️⃣ Superbonus: nuove regole e ripartizione lunga
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Dal 2025, chi ha spese Superbonus del 2023 può scegliere di spalmare la detrazione in 10 quote annuali, non più 4.
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La detrazione del 65% nel 2025 vale solo per lavori avviati entro date precise (CILA o delibera entro ottobre 2024).
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Si conferma il requisito del miglioramento di almeno due classi energetiche.
4️⃣ Cosa cambia per il portale ENEA
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Tutte queste modifiche richiedono nuovi controlli e campi aggiuntivi nelle procedure di caricamento online: di qui i tempi più lunghi per la messa online del portale 2025.
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ENEA e Agenzia Entrate hanno precisato che valgono comunque i consueti 90 giorni dal collaudo per trasmettere la pratica.
Concludendo: non serve farsi prendere dall’ansia
In sintesi:
✅ Il ritardo del portale ENEA 2025 non è una novità assoluta, né motivo di allarme.
✅ Le ipotesi più attendibili puntano su aggiornamenti procedurali e controlli più rigorosi.
✅ La scadenza di 90 giorni dalla fine lavori resta invariata: chi sta facendo o ha appena concluso interventi può dormire sonni tranquilli, purché conservi tutta la documentazione.
Se nel frattempo avete dubbi su come predisporre correttamente la pratica ENEA o volete una mano per evitare errori formali, sapete dove trovarmi: mi occupo personalmente di seguirvi passo passo, con la serietà e la chiarezza che da sempre propongo qui sul blog e nel mio studio. Se non volete perdervi future comunicazioni e aggiornamenti sull’argomento, seguitemi sui social.
A presto e… buona efficienza a tutti!
Ing. Marcenaro Luca