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QUALE IMPIANTO SCEGLIERE PER LA PROPRIA CASA?

Data: 29-03-2025

Quando si deve scegliere l’impianto di riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria per la propria casa, le possibilità oggi sono decisamente molte. Ma spesso ci si ritrova davanti a una domanda molto semplice, eppure complicata: qual è l’impianto giusto per me?

Quando si deve scegliere l’impianto di riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria per la propria casa, le possibilità oggi sono decisamente molte. Ma spesso ci si ritrova davanti a una domanda molto semplice, eppure complicata: qual è l’impianto giusto per me?

In questo articolo ti accompagno tra le tipologie di impianti più diffuse per la casa, partendo da quelle più semplici e tradizionali fino a quelle più evolute ed efficienti. L’obiettivo è aiutarti a orientarti con maggiore consapevolezza, senza tecnicismi, ma con tutte le informazioni essenziali che servono per iniziare a fare una scelta corretta.

1. Caldaia a gas con termosifoni: la soluzione classica

È il sistema più diffuso nelle case costruite fino agli anni 2000. La caldaia scalda l’acqua, che viene inviata ai termosifoni per il riscaldamento e, in molti casi, anche per l’acqua calda sanitaria (ACS).

Pro:
• Soluzione collaudata e semplice da gestire
• Buona resa anche in case non ben isolate
• Utilizzabile con l’impianto esistente

Contro:
• Funziona con gas: combustibile sempre più costoso e inquinante
• Non offre raffrescamento estivo
• I termosifoni lavorano a medio/alte temperature, con consumi più alti

Quando può andare bene:

Se hai un impianto esistente funzionante e vuoi limitare i lavori, è una soluzione che “fa il suo dovere”. Ma se stai ristrutturando o costruendo da zero, oggi ci sono sistemi più moderni, efficienti e sostenibili.

Approfondisci:
Articolo “Riscaldamento a pavimento o termosifoni?” a questo link.

2. Climatizzatori a split (pompa di calore aria-aria) + scaldabagno separato

Il classico “climatizzatore” a parete in realtà è una pompa di calore in grado di riscaldare in inverno e raffrescare in estate. L’acqua calda sanitaria viene prodotta da un impianto separato (scaldabagno elettrico o a pompa di calore).

Pro:
• Fa caldo e freddo con un unico impianto
• Installazione semplice, anche in ristrutturazioni leggere
• Ottimo in case ben isolate o in zone dal clima mite

Contro:
• Il comfort non è sempre ottimale: l’aria viene “sparata” da una ventola e non tutti lo tollerano bene
• Il movimento d’aria continuo può dare fastidio, soprattutto in camera da letto o in soggiorno
• Anche se il rumore è contenuto, chi è sensibile può percepire la ventola o il compressore, soprattutto in ambienti silenziosi
• Serve un impianto a parte per l’acqua calda

Quando può andare bene:

È una buona soluzione per piccoli appartamenti, seconde case, case ben isolate o per chi cerca una soluzione flessibile e non troppo costosa. Ma è importante valutare con attenzione il comfort personale, perché il movimento e il rumore dell’aria non sono graditi da tutti.

Approfondisci:
Articolo “Split o riscaldamento a pavimento?” a questo link.

3. Climatizzazione canalizzata + produzione ACS separata

Sistema simile ai climatizzatori a split, ma più evoluto e discreto: l’aria calda o fredda viene distribuita in tutta la casa tramite bocchette a soffitto, collegate a un’unità centrale nascosta.

Pro:
• Comfort più uniforme rispetto agli split
• Nessun elemento a vista: impianto totalmente integrato
• Ideale in nuove costruzioni o ristrutturazioni totali

Contro:
• Richiede lavori edili per le canalizzazioni
• Anche in questo caso il comfort può essere soggettivo:
• L’aria in movimento è continua
• Le bocchette possono emettere un leggero fruscio
• Il sistema non accumula calore: quando si spegne, l’ambiente si raffredda in fretta
• Serve un impianto separato per l’acqua calda

Quando può andare bene:

Perfetto per chi ama un impianto “invisibile” e pulito nell’estetica, a patto di tollerare bene la ventilazione continua. Va previsto in fase di progettazione o di ristrutturazione profonda.

4. Pompa di calore aria-acqua + termosifoni

Qui si sostituisce la caldaia a gas con una pompa di calore che scalda l’acqua per i termosifoni e produce anche l’acqua calda sanitaria.

Pro:
• Addio bollette del gas: tutto funziona a corrente (se hai un fotovoltaico ancora meglio)
• Incentivabile e sostenibile
• Spesso compatibile con l’impianto esistente (termosifoni)

Contro:
• I termosifoni richiedono acqua ad alta temperatura: la pompa di calore rende meno
• In case non ben isolate, potrebbe non bastare da sola nei giorni più freddi
• Costo iniziale più alto rispetto alla caldaia a gas

Quando può andare bene:

Ideale in case in cui si vuole passare al full-electric (tutto elettrico) mantenendo l’impianto a radiatori. Da valutare attentamente il grado di isolamento della casa e, se necessario, potenziare i termosifoni esistenti.

5. Pompa di calore aria-acqua + impianto a pavimento (anche per raffrescamento)

Uno dei sistemi più efficienti e confortevoli. La pompa di calore alimenta un impianto a bassa temperatura che riscalda (e volendo raffresca) tutta la casa attraverso il pavimento. Produce anche acqua calda sanitaria.

Pro:
• Comfort eccellente: niente aria in movimento, niente rumore
• Uniformità termica e pavimento caldo d’inverno
• Raffrescamento estivo “naturale” e silenzioso
• Massima efficienza, ideale con fotovoltaico

Contro:
• Richiede lavori invasivi (ideale in ristrutturazioni importanti o nuove costruzioni)
• Se usato anche per il raffrescamento, serve un sistema per deumidificare l’aria
• Più costoso all’inizio

Quando può andare bene:

Se stai progettando casa o rifacendo completamente l’impianto, questa è una delle soluzioni più moderne ed efficaci. Offre comfort tutto l’anno, consumi ridotti e un impatto ambientale minimo.

6. Impianto geotermico: il top dell’efficienza

In questa soluzione, la pompa di calore non preleva calore dall’aria, ma dal terreno tramite sonde geotermiche. Fornisce riscaldamento, raffrescamento e ACS.

Pro:
• Massima efficienza e costanza di rendimento
• Impianto invisibile, silenzioso e duraturo
• Ideale per case di nuova costruzione o ville indipendenti

Contro:
• Costi elevati per l’installazione e trivellazione
• Richiede spazio esterno e autorizzazioni
• Non sempre realizzabile

Quando può andare bene:

La scelta perfetta per chi sta costruendo una villa o una casa ad alte prestazioni e vuole un impianto “green” e senza compromessi.

In conclusione: quale impianto scegliere?

Ogni casa è diversa. Così come lo sono le abitudini, il budget e le priorità di chi ci vive. Alcuni vogliono solo risparmiare, altri cercano massimo comfort, altri ancora vogliono eliminare il gas e vivere in modo più sostenibile.

Questo articolo ti aiuta a capire meglio le possibilità, senza entrare troppo nel tecnico. Se ti ha chiarito le idee, ma senti di avere ancora qualche dubbio, sappi che è assolutamente normale: trovare la soluzione giusta richiede valutazioni personalizzate.

Nel dubbio, inizia da qui. Poi, quando vorrai, potrai approfondire con chi, ogni giorno, “mastica” questi argomenti. Se necessiti di una consulenza preliminare trovi i miei contatti qui. A cosa serve una consulenza prelimiare? La gran parte delle volte ad evitare di buttare via soldi inutilmente … Se vuoi approfondire leggi questo articolo (link).

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Ing. Marcenaro Luca

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