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EFFICIENZA ENERGETICA 2025: COSA NASCONDE IL NUOVO DECRETO REQUISITI MINIMI CHE CAMBIERÀ L’EDILIZIA?

Data: 22-03-2025

L’Italia si prepara a un cambiamento epocale nel settore edilizio con l’imminente pubblicazione del nuovo decreto “requisiti minimi”, una revisione del D.M. 26.06.15 che promette di ridefinire il modo in cui progettiamo e valutiamo l’efficienza energetica degli edifici. Atteso per il 2025, questo provvedimento non è solo un aggiornamento tecnico, ma un passo cruciale verso un futuro più sostenibile, in linea con le ambizioni europee. Ma cosa ci aspetta davvero? Scopriamolo insieme, tra novità rivoluzionarie, tempistiche e impatti pratici.

L’Italia si prepara a un cambiamento epocale nel settore edilizio con l’imminente pubblicazione del nuovo decreto “requisiti minimi”, una revisione del D.M. 26.06.15 che promette di ridefinire il modo in cui progettiamo e valutiamo l’efficienza energetica degli edifici. Atteso per il 2025, questo provvedimento non è solo un aggiornamento tecnico, ma un passo cruciale verso un futuro più sostenibile, in linea con le ambizioni europee. Ma cosa ci aspetta davvero? Scopriamolo insieme, tra novità rivoluzionarie, tempistiche e impatti pratici.

Un Nuovo Standard per gli Edifici del Futuro
La bozza del decreto, già inviata alle Regioni nel 2024, introduce modifiche pensate per rendere le verifiche energetiche più precise e allineate agli obiettivi di decarbonizzazione. Tra le novità più rilevanti c’è il nuovo edificio di riferimento, che ora considera i ponti termici – quegli “spifferi” invisibili che compromettono l’isolamento – influenzando direttamente le classi energetiche. Questo significa valutazioni più realistiche e, potenzialmente, una spinta a migliorare l’isolamento delle strutture.
Un altro punto caldo è l’obbligo di dispositivi di ricarica per veicoli elettrici negli edifici con posti auto. Una mossa che guarda alla mobilità sostenibile e che potrebbe trasformare i parcheggi residenziali in hub di energia pulita. E poi ci sono i nuovi requisiti per pompe di calore e macchine frigorifere, che incentivano l’adozione di tecnologie all’avanguardia, riducendo i consumi e aumentando l’efficienza.
Non mancano chiarimenti su temi come il benessere ambientale, le prestazioni estive e i sistemi di automazione, oltre a un nuovo metodo per calcolare i benefici della cogenerazione. Insomma, un pacchetto completo per rendere gli edifici non solo più efficienti, ma anche più vivibili.

Quando Entrerà in Vigore?
Il decreto scatterà il giorno dopo la sua pubblicazione ufficiale, ma non aspettatevi un cambiamento immediato. La bozza prevede un periodo di transizione – probabilmente tra i 120 e i 180 giorni – per dare tempo a progettisti, costruttori e tecnici di adeguarsi. Questo “cuscinetto” servirà anche ad aggiornare strumenti e normative tecniche, garantendo una transizione fluida. Fino ad allora, le regole attuali restano in vigore, ma il countdown è iniziato.

Nazionale o Regionale?
Le nuove disposizioni avranno validità nazionale, ma con una precisazione: nelle regioni con regolamenti propri – come Lombardia, Emilia-Romagna, Valle d’Aosta e Provincia di Trento – le norme esistenti continueranno a valere finché non verrà recepito il nuovo decreto. Un equilibrio tra uniformità e autonomia che riflette la complessità del nostro sistema normativo.

Un Passo nel Contesto Europeo
Questo decreto non è un’isola, ma parte di un mosaico più grande. Attua il D.Lgs. 48/20 e si collega alla Direttiva 2024/1275 (EPBD IV), pubblicata a maggio 2024, che gli Stati membri dovranno recepire entro due anni. L’Italia, con i suoi 15,36 miliardi di euro del PNRR per la ristrutturazione edilizia e i 2 miliardi del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, è già in pista per raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica. Ma attenzione: dal 2025 le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni scenderanno al 36%, un dettaglio che potrebbe rallentare gli investimenti privati, come segnala ODYSSEE-MURE.

Cosa Significa per me
Per i professionisti del settore, questo è il momento di prepararsi. Il nuovo decreto non solo alza l’asticella dell’efficienza, ma offre anche l’opportunità di anticipare il futuro, progettando edifici che rispondano già ai requisiti in arrivo. Per i proprietari, invece, potrebbe essere il momento di valutare interventi di retrofit: un immobile più efficiente non è solo un risparmio in bolletta, ma un valore aggiunto sul mercato, dove le classi energetiche alte sono sempre più richieste.

Un Dettaglio Curioso
Sapevate che l’Italia ha risparmiato 2,04 Mtoe di energia nel 2023 grazie alle misure di efficienza? Con il nuovo decreto, il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima punta a 73,4 Mtoe di risparmi entro il 2030. Numeri che dimostrano come ogni piccolo passo – dai ponti termici ai punti di ricarica – possa fare la differenza.

Verso un Futuro Più Verde
Il nuovo decreto “requisiti minimi” è più di un aggiornamento: è una sfida e un’opportunità. Con la sua pubblicazione alle porte, il 2025 si prospetta come un anno di svolta per l’edilizia italiana. Sei pronto a coglierne i frutti? Resta aggiornato e preparati a costruire – o ristrutturare – in modo più intelligente e sostenibile.

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Ing. Marcenaro Luca

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