Data: 01-06-2024
Passano gli anni, gli edifici invecchiano assieme agli impianti termici e ad un certo punto ci troviamo di fronte a scelte di una certa entità economica. Penso ai condomini costruiti negli anni 60-70, che presentano un sistema di distribuzione del calore costituito da tubazioni poco isolate termicamente, caldaie di media taglia, edifici che richiederebbero una pesante ristrutturazione a livello edile per cercare di contenere le dispersioni energetiche. Esiste una soluzione, poco invasiva, per riqualificare l’aspetto impiantistico, senza dover intervenire pesantemente all’interno delle varie unità immobiliari?
Esiste da anni un sistema, diffuso negli Stati Uniti ed in Inghilterra ma ancora poco conosciuto nel resto d’Europa, che prende il nome di “sistema ad anello d’acqua WLHP o Water Loop Heat Pump”; nel circuito idraulico (tradizionale a due tubi, chiamato anche “loop” ossia anello) il fluido termovettore (acqua) viene mantenuto ad una temperatura “neutra” attorno ai 20-35 °C da un generatore di calore o da un sistema di smaltimento dello stesso. Al posto dei terminali di impianto (esempio radiatori) abbiamo delle piccole pompe di calore che prelevano energia termica dal fluido immettendola nell’ambiente. Contemporaneamente è possibile riscaldare o raffrescare la singola zona, sfruttando come fonte energetica il fluido contenuto nelle tubazioni di distribuzione, che potrebbero tranquillamente essere quelle dell’impianto esistente.
Questo sistema era nato soprattutto per edifici di grande dimensione (centri commerciali, alberghi o uffici) che prevedono carichi di raffrescamento anche d’inverno (es. edifici vetrati).
Il sistema WLHP è praticamente costituito da una serie di pompe di calore acqua-aria o acqua-acqua reversibili collegate allo stesso fluido di scambio termico (acqua a temperatura “neutra”) che potrei produrre grazie all’ausilio di una pompa di calore principale (chiamiamola centralizzata) oppure dalla caldaia esistente. Produrre acqua a 20-35°C rispetto ai sistemi tradizionali (50-80 °C) permette di avere un notevole risparmio energetico e soprattutto garantisce una riduzione significative delle dispersioni termiche. Ovviamente, da tenere in conto nel bilancio energetico ed economico, i consumi elettrici delle varie unità interne in pompa di calore, valutazioni da effettuare in fase di studio preliminare di fattibilità dell’intervento.
Questi sistemi, di cui sentiremo parlare sempre più spesso, permettono di ottenere una serie di vantaggi che provo a riassumere brevemente:
- Possibilità di servire contemporaneamente zone dell’edificio con diversi fabbisogni energetici (es. riscaldamento e raffrescamento);
- Il sistema è modulare e flessibile, permette modifiche e/o ampliamenti nel tempo e non richiede ulteriori concetti di progettazione o installazione rispetto ai sistemi attualmente conosciuti;
- La manutenzione richiesta è minima;
- Il costo di primo investimento (nuovo impianto) risulta ridotto e allo stesso tempo permette di poter trasformare, con semplicità, impianti esistenti.
Un’esempio di applicazione potrebbe essere la riqualificazione di uno stabile condominiale, rivoluzionando l’impianto esistente a radiatori tramite la semplice sostituzione dei radiatori con ventilconvettori (in grado di riscaldare e raffrescare) e l’installazione degli scarichi della condensa, valutando se mantenere in centrale termica la caldaia esistente o prevedendone sostituzione con sistema più efficiente dal punto di vista energetico.
La riqualificazione degli impianti centralizzati, tramite l’ausilio di questa soluzione impiantistica WLHP, unita all’installazione di un impianto fotovoltaico condominiale potrebbe, secondo voi, rappresentare una soluzione efficace al contenimento dei consumi energetici? In linea generale, non dimentichiamoci che l’efficientamento energetico dell’involucro edilizio rappresenterà sempre la base di partenza per ottenere il massimo risultato.
Da qualche mese ho iniziato a parlare di questa alternativa impiantistica al alcuni clienti, l’interesse ovviamente c’è ma servirà del tempo per iniziare a vedere applicazioni residenziali concrete, che diventano decisamente più interessanti nelle zone climatiche “baciate” dal sole, come ad esempio la Liguria … Seguiranno approfondimenti e casi specifici applicati agli impianti condominiali.
Rimango a disposizione per una eventuale consulenza preliminare (anche a distanza), per fornire eventuale supporto rivolto a valutare la convenienza di questo sistema per le vostre esigenze specifiche (clicca su questo link).
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Ing. Marcenaro Luca